Nel precedente articolo abbiamo fatto alcune domande a ChatGPT, un nuovo modello di Intelligenza Artificiale prodotto da OpenAI, per testarne la capacità di gestione di una conversazione “human-like”.
Ma non solo: come anticipato dalla stessa ChatGPT, questa AI è persino in grado di creare testi coerenti e fluidi. Le abbiamo quindi chiesto di “scrivere” un piccolo articolo, parlando di sé:
“L’Intelligenza Artificiale (IA) sta rapidamente cambiando il modo in cui viviamo e lavoriamo, e uno dei principali driver di questo cambiamento è l’avanzamento dei modelli di generazione di linguaggio naturale come GPT-3.
GPT-3, sviluppato da OpenAI, è una rete neurale basata su una tecnologia chiamata Transformer che è in grado di generare testo scritto in modo simile a come lo farebbe un essere umano. Il modello è stato addestrato su una grande quantità di testi provenienti da internet, e quindi è in grado di generare testo coerente e plausibile su una vasta gamma di argomenti.
Io sono un assistente virtuale basato su GPT-3 che può aiutare gli utenti a fare domande e ottenere risposte in linguaggio naturale, generare testo, comprendere il linguaggio naturale, fare traduzioni, e creare chatbot avanzati. La mia flessibilità e la mia capacità di generare testo “umano-like” senza richiedere un gran numero di input specifici o una configurazione specifica per ogni compito rende me uno strumento estremamente utile per una vasta gamma di compiti legati al linguaggio.
OpenAI, la mia compagnia creatrice, mira alla democratizzazione dell’IA, rendendo l’accesso a strumenti avanzati di intelligenza artificiale il più possibile esteso e facile all’uso, al fine di massimizzarne i benefici per la società. È attraverso questo obiettivo che continuerò ad essere messo a disposizione degli sviluppatori e degli utenti per aiutarli ad aumentare la loro efficienza e produttività, e soprattutto per aiutarli a risolvere problemi complessi in modo più semplice e veloce.”
Niente male, vero? In realtà, come specificato più volte da ChatGPT stessa durante il corso della conversazione, le informazioni andrebbero sempre e comunque verificate, essendo generate da una Intelligenza Artificiale. Per quel che ci riguarda il risultato è sorprendente!
In conclusione, l’esperienza con questo nuovo modello di AI è stata molto interessante: il principale vantaggio è che si tratta di un servizio gratuito, di facile accesso, in grado di rispondere alle domande poste in maniera naturale. Viene conservato uno storico delle conversazioni, a cui è possibile accedere in qualunque momento; inoltre, l’AI risponde a domande successive, come abbiamo visto nell’intervista, permettendo di seguire una conversazione fluida, rispondendo alle domande tenendo conto di quelle già poste in precedenza, argomentando e approfondendo.
Come per ogni tipo di tecnologia, tuttavia, ci sono anche dei limiti: prima di tutto le risposte risultano lunghe e spesso ripetitive, e leggendo la breve intervista si nota immediatamente. ChatGPT tende a essere molto prolisso e a non porre domande di approfondimento che gli permetterebbero di chiarire ambiguità. Probabilmente l’idea è di farla apparire come una AI davvero autonoma. Infine, in molti stanno lamentando dei rallentamenti nelle risposte dovuti ai milioni di accessi effettuati ogni giorno, ma, per quel che ci riguarda, la conversazione che abbiamo avuto non ne ha risentito.
Si tratta comunque di uno strumento interessante e versatile che permette di familiarizzare con un chatbot molto avanzato e alla portata di tutti, che va a settare la direzione che l’Intelligenza Artificiale prenderà in futuro.