Negli ultimi mesi del 2020, riscontrato spesso meno lavoro del solito, molte aziende hanno saggiamente scelto di investire questo tempo chi in formazione, chi in ristrutturazione dei locali, chi in social marketing e chi, naturalmente, in Digitalizzazione.

 

Siamo stati contattati, infatti, da molte aziende appartenenti a diversi settori che hanno deciso di non arrendersi al calo degli ordini o della produzione per trovarsi pronti quando i tempi saranno migliori. Ed è questo che significa essere imprenditori: trarre il meglio da tutto, anche da questo periodo storico.

 

Tuttavia, ci è capitato spesso di notare una certa fretta con cui si richiedevano i vari servizi: Software che devono essere pronti in pochi giorni, consulenze svolte a tamburo battente nel giro di nemmeno una settimana, e pretesa di risultati immediati.

 

Su quest’ultimo punto riscontriamo in genere una grossa difficoltà nel far ragionare il cliente: i risultati richiedono tempo, la raccolta dei dati richiede tempo, e l’impazienza è cattiva consigliera.

 

Di recente, effettuando una consulenza digitale presso un nostro cliente, alla richiesta di poter analizzare i dati dell’ultimo anno, ci siamo sentiti rispondere che non era loro abitudine; non hanno mai raccolto né tantomeno analizzato nulla dalla loro fondazione!

 

Tralasciando l’importanza di lavorare sempre dati alla mano, ci è parso fondamentale raccogliere prima delle informazioni per un breve periodo, per poi applicare gli interventi e solo dopo valutare l’efficacia di questi ultimi: dopotutto, senza un mezzo di confronto, come si valuterebbe l’efficacia delle soluzioni proposte?

 

Abbiamo quindi programmato almeno un paio di mesi di raccolta dati, ma la risposta della Dirigenza ci ha spiazzati: no, troppo tempo, io quando li vedo questi risultati? Li voglio ora. Anzi, ieri.

 

Eravamo in difficoltà; ogni consulente si trova, prima o poi, nella situazione di dover scegliere se lottare per difendere la propria idea, sicuro della sua efficacia, o se far “fesso e contento” il cliente, fornirgli una soluzione di comodo e dargli ciò che chiede, a prescindere dalla sua utilità.

 

Noi optiamo sempre per un compromesso: le soluzioni vanno negoziate insieme. Abbiamo spiegato il nostro punto di vista, cercando di essere chiari su come fosse inutile apportare le modifiche concordate senza poter poi valutare un prima e dopo. Il cliente era diffidente e sospettoso, e alla fine ci siamo venuti incontro: ci vediamo tra un mese, e utilizzeremo i dati che abbiamo.

 

Cari imprenditori, l’impazienza non vi aiuterà mai; la pretesa di avere risultati immediati senza pianificazione, senza dei dati, potrebbe portarvi a risultati inattesi, forse accettabili nel breve periodo ma sicuramente non risolutivi. Procrastinare vi porterà ad avere una malsana fretta in seguito: non sono i risultati immediati a mettere una toppa su un problema che si trascina da anni. E dopo?

 

Ma soprattutto… ieri, cosa stavate facendo?