Come riportato negli articoli precedenti, il Piano Transizione 4.0 richiede che il bene strumentale materiale, macchinario o un impianto, debba possedere cinque requisiti obbligatori ed almeno altri due requisiti aggiuntivi, da scegliere dalla presente lista:
Requisito 1 – sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto
Nel mondo dell’automazione è un requisito molto semplice da soddisfare, da non confondere con il concetto di interconnessione.
Requisito 2 – monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo
Monitoraggio che avverrebbe attraverso lettura di parametri o grazie a dei sensori.
Requisito 3 – Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (systema cyberfisico)
Il requisito riguarda l’implementazione di un sistema di simulazione virtuale: stiamo parlando di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata.
Requisito 4 – Dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazine e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti
Parliamo di automazione del processo produttivo, attraverso dispositivi che permettono una raccolta dati e controllo dell’intera fase di produzione.
Requisito 5 – filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche e organiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o di fermare l’attività di macchine e impianti
L’ultimo requisito può essere soddisfatto attraverso l’utilizzo di tecnologie per il controllo e la raccolta di informazioni sugli scarti e le emissioni dei processi produttivi.
A questo punto, come effettuare la richiesta?
ll bonus deve essere richiesto al Ministero dello Sviluppo Economico tramite apposito modello, che sarà approvato dallo stesso Mise; chi fruisce del credito d’imposta deve conservare la documentazione che dimostri il sostenimento della spesa. Per i beni Industria 4.0 con valore maggiore di 300.000 € va prodotta una perizia rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale o un attestato di conformità rilasciato da un ente accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche e i requisiti visti insieme. Per importi inferiori a 300.000 € sarà sufficiente una dichiarazione redatta dal rappresentante legale.
Ma alla fine della fiera… cosa si intende davvero per integrazione e interconnessione? Lo vedremo insieme nel prossimo articolo.