Molti imprenditori sono anche Project manager, Sales Account, operativi, coordinatori e qualche volta anche psicologi per i propri dipendenti. Le responsabilità aumentano esponenzialmente con la crescita dell’azienda e l’impatto mentale e fisico diventa insostenibile.
Delegare diventa una necessità, e non si tratta semplicemente di distribuire il carico di lavoro, ma di responsabilizzare il proprio team, coinvolgendolo attivamente nel processo decisionale.
Per molti imprenditori, tuttavia, fidarsi risulta difficile: sentono di non poter affidare certe mansioni ad altri, che i propri collaboratori non posseggono abbastanza competenze per prendersi carico di certe attività e che c’è bisogno di maggior controllo. Bisogna chiedersi, quindi… ma io sono davvero pronto a delegare?
Se ci rendiamo sempre più indispensabili per la nostra azienda, cosa accadrebbe se dovessimo venire meno? Un problema di salute, una questione familiare, o semplicemente impegni che ci spingono ad allontanarci dall’ufficio, magari per lunghi viaggi… come possiamo pensare di lasciare il nostro team a sé stesso?
Il rischio è quello di arenarsi, ristagnare, senza portare mai il proprio business ad un livello successivo: non si può essere contemporaneamente imprenditori, coordinatori e operativi, senza rischiare di sbagliare. Oltretutto, le persone che lavorano con voi saranno meno propense a crescere e lavorare su sé stesse, sapendo che ci sarete sempre voi a risolvere qualunque problema.
Il nostro obiettivo deve essere quello di rendere la nostra azienda indipendente dalla nostra presenza.
Come?
- In primis mettendo le persone giuste al posto giusto: dovete essere sicuri che ogni membro della vostra squadra sappia cosa fare e come farlo. Se non vi sentite a vostro agio a lasciarli lavorare in autonomia, vuol dire che c’è un problema di fondo: mancano di adeguata formazione forse?
- In seguito, scegliete quali mansioni delegare: fate una lista di attività, e scegliete quali sentite di poter lasciare ad altri e quali no. Questo esercizio serve anche a capire cosa davvero conta per voi, quale ruolo sentite vi appartenga davvero.
- Dopodiché scegliete a chi affidare quelle mansioni: crescere implica maggiore strutturazione, e arriva un momento in cui bisogna introdurre dei responsabili che possano coordinare le attività al posto vostro. Tenete dei colloqui con le persone più valide, o affidatevi a dei consulenti esterni se preferite avere un parere oggettivo.
- A questo punto sarà necessario riorganizzare il processo di lavoro, tenendo conto dei cambiamenti introdotti; senza questo passaggio, rischierete il caos. Anche per questa fase, affidatevi a dei consulenti esperti in analisi dei processi.
- A questo punto giunge il momento della formazione: per evitare che si inneschi un nuovo circolo vizioso di dipendenza, settate una scadenza. Fate in modo che questo percorso abbia una fine precisa, dopodiché la risorsa dovrà assumere questo ruolo in maniera definitiva e a voi toccherà farvi da parte, per dedicarvi a nuovi obiettivi.
- Ovviamente, delegare non significa deresponsabilizzarsi: interfacciatevi periodicamente con i responsabili, pensate insieme a nuove strategie.
Le persone che lavorano per noi non possono dipendere dalla nostra presenza e dalla nostra approvazione, e questa cosa ci può dare la serenità per focalizzarsi su nuovi progetti e settare nuovi obiettivi. Inoltre, permetterete ai membri del vostro team di crescere, aumentando la fidelizzazione e il senso di responsabilità.