Abbiamo parlato del Piano Transizione 4.0, di cosa preveda, come fare richiesta e soprattutto quali requisiti vadano soddisfatti. Abbiamo anche introdotto il tema dell’Interconnessione, cercando di approfondire un concetto di non semplice interpretazione. Questo tema, tuttavia, riguarda tutte le aziende 4.0.
Un processo di system integration, prima di tutto, implica l’integrazione e il collegamento tra piattaforme, sistemi e applicazioni diverse. L’interconnessione non mira soltanto alla condivisione di informazioni, ma punta a creare sinergie tra le varie risorse, a snellire i processi, rafforzare i livelli di sicurezza e a facilitare il lavoro degli operatori.
Ma un conto è riuscire ad agganciare nuove funzionalità ai sistemi aziendali già esistenti, altro è saperli integrare efficacemente, prevenendo possibili incompatibilità.
Il primo vantaggio dell’integrazione dei sistemi è rendere l’organizzazione sempre più flessibile, snellendo le procedure e di conseguenza i processi, riducendo i tempi e limitando le possibilità di errore.
Il secondo vantaggio è legato all’interpretazione di dati provenienti da diverse fonti: innovare, infatti, vuol dire adattarsi rapidamente al cambiamento, anticipando le criticità, identificando nuovi strumenti che aiutino il business con un approccio data driven. I dati rappresentano la chiave per comprendere gli eventi, ipotizzare gli scenari futuri e prendere decisioni ponderate. Un esempio? Il nostro DMS permette proprio di integrare a analizzare in tempo reale informazioni provenienti da diverse fonti.
Un altro vantaggio è legato alla user experience degli utenti: gli operatori riescono ad accedere ad una suite di applicazioni semplici e intuitive, personalizzando la propria esperienza anche in base al proprio know-how, e facilitando – laddove possibile – il lavoro da remoto.
Infine non dimentichiamo il rafforzamento dei livelli di sicurezza legata agli accessi e alla conservazione dei dati.
Purtroppo, nonostante si parli tanto di digitalizzazione e system integration, sono ancora poche le aziende di servizi che si pongono nei confronti dei clienti con un approccio consulenziale: come anticipato inizialmente, questi concetti risultano spesso ostici, e molte PMI preferiscono rimandare o trascurare del tutto questo processo di integrazione. Ecco perché crediamo che un consulente debba essere, prima di tutto, un partner in grado di supportare e accompagnare il processo di crescita dell’azienda cliente, proponendo soluzioni coraggiose che introducono miglioramenti a breve e lungo termine.